Giornata Internazionale sugli Avvocati in pericolo: intervista di Radio Radicale

Il 24 gennaio u.s. ho partecipato con orgoglio alla marcia organizzata dal Consiglio dell’Ordine per celebrare la Giornata Internazionale degli Avvocati minacciati. Dal 2009, il 24 gennaio, si portano all’attenzione dell’opinione pubblica le gravissime violenze perpetrate nel mondo contro gli Avvocati colpevoli solo di aver esercitato in maniera indipendente ed autonoma la loro professione e di battersi per la difesa dei loro assistiti nel quadro del rispetto dei diritti fondamentali.

E quest’anno la celebrazione è stata ancora più importante poiché in questi ultimi tempi le violenze e le minacce verso gli Avvocati e, soprattutto, verso le Colleghe sono aumentate (pensiamo a ciò che è accaduto ed accade in Iran, Turchia, Cina, Afghanistan, ecc.).

Ricordiamoci bene che ogni volta che si toglie alla persona il diritto di essere assistito da un Avvocato si colpisce il cittadino nei suoi interessi e nei suoi diritti. Un uomo senza la possibilità di far valere i propri diritti non è un cittadino ma uno schiavo. In un’epoca che sta suggerendo di sostituire giudici ed avvocati con un algoritmo ricordiamoci che gli Avvocati sono i custodi dei diritti umani fondamentali e delle libertà, così come dello Stato di diritto.

Radio radicale, sempre attenta ai diritti delle persone, mi ha intervistato e qui di seguito è possibile ascoltare la trasmissione.

 

Giustizia predittiva e diritto

Appassionato della materia dedicata all’Intelligenza Artificiale, l’Avv. Alberto Del Noce ha fatto parte del Gruppo di Lavoro che ha preparato una Guida sul tema dell’I.A. e la Giustizia predittiva per il Congresso Nazionale Forense svoltosi a Lecce il 7 ottobre 2022.

Pubblichiamo detta Guida, ove, a pagina 29, vi è l’articolo dell’Avv. Del Noce, dal titolo: “Note sul tema etico dell’Intelligenza Artificiale” (clicca qui).

Mediazione: delega all’Avvocato e mancata adesione

Il Tribunale di Lamezia Terme (sentenza 23 marzo-17 luglio 2020 n. 425 – Giud. Iavazzo) ha confermato che la parte che per sua scelta o per impossibilità non può partecipare personalmente a un incontro di mediazione può farsi sostituire da una persona a sua scelta e quindi anche, ma non solo, dal suo Avvocato. Però a due condizioni: la parte delegata (quindi anche l’Avvocato) 

  1. deve esser ben a conoscenza dei fatti oggetto di contestazione e
  2. deve avere la piena capacità di disporre del diritto controverso.

Nel delegare un terzo alla partecipazione alle attività di mediazione, la parte deve quindi conferire al delegato tale potere mediante una procura avente: a) lo specifico oggetto della partecipazione alla mediazione e b) il conferimento del potere di disporre dei diritti sostanziali che ne sono oggetto.

Detto questo, le ragioni ostative all’inizio della procedura possono essere esclusivamente oggettive e, comunque, non possono ridursi alla mera volontà delle parti di voler procedere alla regolazione in sede giudiziale della propria lite.

Pertanto, anche quando la controparte ritenga erronea la tesi della parte che l’ha convocata in mediazione e, pertanto, inutile la sua partecipazione all’esperimento di mediazione, non è per ciò solo validamente dispensata dal comparirvi.